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“Insegna agli angeli”

“Forse gli angeli hanno altro a cui pensare”

Abbiamo letto un pò di tempo fa un’interessante articolo su LaStampa, che metteva in luce un nuovo fenomeno in voga sui social network, purtoppo molto spesso scambiati per necrologi pubblici e relegati a una funzione non proprio loro: quella del commianto.

Perchè è sbagliato? Facebook prima di tutti non serve a questo e veicolando migliaia di informazioni, quelle del commianto non assolvono affatto allo scopo che chi scrive, si prefigge di avere. Anzi vanno perse, sfuggendo dalle mani e dai cuori dei cari al defunto.

Facebook è prima di tutto uno strumento di lavoro e di svago.

SendGoodbye è uno strumento che invece rispetta la privacy, e risponde alle domande cui facebook non sa rispondere in questo caso.

Da questo all’ora la ricerca sulla frase più in voga e sbagliata: “Insegna agli angeli…!“, la nuova formula dell’ elaborazione collettiva del lutto di un personaggio celebre via Facebook. Sembra essere una sorta di moda da necrologio disimpegnato, non utile, non efficace.

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Capsula Mundi

“Non più grigie lapidi di pietra ma alberi vivi a formare un bosco”: è così che gli ideatori di Capsula Mundi si immaginano i cimiteri del futuro.

Approccio che non si limita alla filosofia, ma si propone di dare una soluzione ecologia e a ridotto impatto ambientale.

Presentato per la prima volta nel 2003 al Salone del Mobile di Milano: contenitori, o capsule, biodegradabili, a forma di uovo, dentro i quali viene adagiato il corpo del defunto o le sue ceneri. Al di sopra viene poi piantato un albero, che verrà curato da parenti e familiari.

l progetto ha iniziato ad assumere concretezza nel 2016,sebbene la capsula sia ancora in fase di sperimentazione e produzione, le urne biodegradabili dentro le quali inserire le ceneri del defunto sono già disponibili al commercio.

“Per produrre una bara oggi si abbatte un albero ad alto fusto, spesso di essenza pregiata. È l’oggetto con il più breve ciclo di vita e quindi con il più alto impatto ambientale: la crescita di un albero richiede dai 10 ai 40 anni, a fronte di tre giorni di fruibilità del prodotto. Noi vogliamo piantare un albero, invece di abbatterlo!” Riporta il sito di Capsula Mundi.

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Le alternative oltreoceano alla tradizionale sepoltura (per il futuro)

Il futuro rivoluzionerà ogni aspetto della nostra vita. Probabilmente anche della nostra elaborazione e interpretazione del lutto:il funerale tradizionale non è infatti l’unica soluzione possibile.

Ci permettiamo di presentarvi quello che spiega in modo approfondito il Victor Tangermann: ecco quindi quali sono le 7 alternative più probabili alla sepoltura nel futuro.

Disperdere le ceneri nello Spazio. Chi ha pensato questa alternativa si è sicuramente immaginato un futuro in cui l’eternità vuol dire eterno, infinito , dico, universo. Ad occuparsi della logistica potrebbe essere Mesoloft, azienda americana che grazie a speciali palloni porterà le ceneri a 24.000 metri di quota per disperderle, al costo di 5.000 euro optional esclusi, come video commemorativo, servizio fotografico del lancio, o blog ricordo.

Riposo buddista. Ideale per le persone più riflessive, la tumulazione in un tempio buddista garantisce tranquillità eterna, (Tokyo). Il Koukokuji Buddhist Temple offre la possibilità di conservare le ceneri dei defunti all’interno di urne di vetro a forma di Buddha, illuminata da luci a led.

Farsi diamante. “Un diamante è per sempre”. LifeGem ha fatto suo lo slogan mettendo a punto una tecnologia che permette di trasformare in diamanti sintetici le ceneri dei propri cari. I tecnici estraggono il carbonio dalle ceneri del defunto, lo purificano e con l’ausilio di una pressa industriale da molte decine di tonnellate lo trasformano in diamante. Il processo è piuttosto lungo, richiede 24 settimane.

Coralli in eterno. Rendersi utili alla causa ambientale, ormai è legge, ma può essere un’opzione interessante anche dopo il trapasso: significa cioè poter trasformarsi in corallo. Eternal Reef si occuperà di mescolare le ceneri con una speciale miscela di cemento e creare con esse una sfera che verrà poi fatta affondare nei pressi della vostra barriera corallina preferita, dove sarà colonizzata da microrganismi e creature varie.

Ecosostenibilità. Tra le alternative più ecosostenbili alla sepoltura c’è quella proposta da Jae Rhim Lee, artista e fondatore di Ceoio, che realizza una speciale veste funebre che ospita – nel tessuto – le spore di diverse specie di funghi.

Vita (digitale) eterna. Chi proprio non volesse saperne di accettare l’inevitabile (inevitabile: si dice delle tasse e della morte) può ricorrere alla tecnologia per lasciare qui sulla Terra una copia digitale del proprio sé. Fenix Begravning, agenzia svedese di servizi funebri, ha messo a punto un sofisticato sistema di intelligenza artificiale in grado di ricreare un’identità digitale e interattiva dei trapassati. Per ora il software si esprime solo in forma scritta, ma gli esperti dell’azienda contano di dargli una voce e di migliorarne le capacità grazie ai progressi della tecnologia.

L’eterno mare. Progettato per risolvere il problema della sovrappopolazione di Hong Kong, Floating Eternity è un cimitero galleggiante: una struttura artificiale progettata dagli architetti del Bread Studio (Londra), ancorata vicino alla costa e in grado di ospitare 370.000 urne cinerarie.

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Funerali 4.0: la rivoluzione digitale nelle camere ardenti.

Le cerimonie funebri sono riti che difficilmente presentano qualcosa di innovativo ma , a Reggio Emilia, le Onoranze Funebri Croce Verde introdurranno a breve un nuovo prodotto che promette addirittura di dare una sorta di eternità a tutti noi: il filmato (postumo) della nostra vita.

“ememories” la Società produttrice sta per “electronic memories”, memorie elettroniche: una serie di video prodotti da registi in cui verranno montati momenti della vita del caro estinto grazie a semplici foto fornite dalla famiglia o da amici.

L’idea di fondo è di dare veramente a tutti la possibilità di lasciare un ricordo eterno di noi”. I filmati infatti rimarranno in un archivio digitale che ambisce a diventare, nel tempo, un immenso cimitero virtuale dove al posto di lapidi e statiche foto ci saranno immagini animate e vive a testimoniare il nostro passaggio sulla terra.

Perchè parlarne? Perche siamo parte di questa Rivoluzione.