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La nascita dei cimiteri moderni

L’Editto di Saint Cloud, il cui nome ufficiale è “Décret impérial sur les sépultures”, venne emanato da Napoleone il 12 giugno 1804. Bonaparte, affiancato dal segretario di stato Hugues Maret, firmò l’editto nel Castello di Saint Cloud, una delle residenze preferite dall’imperatore. Oggi il castello non esiste più perchè il 13 ottobre 1870 venne distrutto da un incendio causato da un bombardamento francese nella guerra franco-prussiana.

L’Editto di Saint Cloud regolava precisamente la pratica delle sepolture determinando la nascita dei cimiteri moderni.

L’editto stabilì che le tombe fossero tutte uguali e venissero poste in luoghi arieggiati e soleggiati al di fuori delle mura cittadine per due finalità una di carattere igienico-sanitario perché era necessario evitare di continuare seppellire i corpi dei defunti nelle chiese in quanto emanavano odori malsani e provocavano malattie e una di carattere più strettamente politico perché stabilendo che le tombe fossero tutte uguali veniva rispettato il principio rivoluzionario dell’uguaglianza.

L’editto di Saint-Cloud si suddivideva in cinque titoli:

  1. Delle sepolture e dei luoghi a loro dedicati
    Si specificava il divieto di seppellire all’interno degli edifici sacri e dentro le mura delle città; i terreni dedicati alle sepolture dovevano essere situati fuori dalle città, in posizione elevata, a 35-40 metri di distanza dagli abitati, circondati da mura di cinta alte almeno 2 metri. Ogni sepoltura doveva essere individuale e di questa ne venivano date anche le dimensioni della fossa e la distanza tra questa e le altre.
  2. Dell’istituzione dei nuovi cimiteri
    Tra le altre cose, si precisava che con le nuove costruzioni, i vecchi cimiteri dovevano essere chiusi
  3. Della concessione dei terreni
    In questo titolo si affermava che potevano essere dati in concessione terreni per l’edificazione di tombe di famiglia, con annessi monumenti e cripte alle famiglie più illustri.
  4. Della sorveglianza dei luoghi di sepoltura
    E’interessante notare che si prendeva in considerazione la presenza di culti differenti e che perciò all’interno dei cimiteri dovevano esserci settori dedicati con il loro ingresso separato. Si doveva inoltra vigilare affinché si evitasse qualunque atto contrario al rispetto della memoria dei morti.
  5. Delle pompe funebri
    Si regolavano infine le modalità di trasporto dei defunti, gli ornamenti, eccetera.

Estratto dalle fonti: “studio veloce .it”  e “la civetta di Torino.it”