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Le truffe da parte delle Agenzie funebri

Occupandoci del settore funerario da tanto tempo abbiamo sentito l’esigenza di raccogliere alcuni episodi spiacevoli per informare sul rischio di subire truffe da parte di operatori e clienti finali.

Fanpage informa che in Lombardia alcune pompe funebri avrebbero approfittato della situazione di emergenza per aumentare, in modo arbitrario, il costo dei propri servizi con prezzi maggiorati. 

Durante l’emergenza Covid, alcuni cittadini si sono visti addebitare nella fattura del funerale anche le spese per il trasporto delle salme fuori regione, che è stato invece effettuato gratuitamente dall’Esercito.

Nel Monferrato invece un truffatore ruba l’identità e si spaccia per il titolare di pompe funebri. Con atteggiamenti collaborativi e comprensivi presenta costi inferiori alla media purchè con pagamento in contanti.

Da Corriere e il Messaggero si legge  che tre agenzie funebri chiedevano 3.500 euro per cremare i defunti, ma il servizio era svolto da Ama che si costituirà parte civile al processo che vede coinvolte cinque persone.

Secondo la Procura sono state truffate nove famiglie che vivevano uno stato di smarrimento e di vulnerabilità. Situazione ancora più grave per sette famiglie perché il lutto era avvenuto durante l’emergenza Covid, quando i familiari non potevano seguire i funerali e accedere ai cimiteri.

La truffa avveniva così. Un responsabile dell’Agenzia funebre contattava telefonicamente il parente del defunto/a offrendo il proprio servizio per la cremazione della salma e pattuendo il costo; ma l’operazione dell’inumazione viene effettuata dall’AMA. In altri casi i truffatori sotterravano nell’area comune le bare e ai familiari veniva consegnata l’urna cineraria con della terra.

Quando i familiari se ne sono accorti è partita la denuncia per ogni truffa. Inoltre il sospetto degli inquirenti è che ci fossero dei complici che lavoravano al cimitero e che il fenomeno possa essere molto vasto.

La procura ha chiesto poi il processo per un nuovo caso. Si tratta sempre di finte cremazioni. I titolari delle Agenzie funebri facevano decorrere i tempi di deposito, incassando i soldi per la cremazione. Le bare venivano conservate nei magazzini del cimitero e dopo alcuni mesi venivano sotterrate nell’area comune del cimitero.

Ovviamente sono solo pochi casi isolati, ma l’attenzione deve sempre essere alta.